La stampante 3D che ricicla la plastica

Non sarà più necessario solo immaginare, descrivere o disegnare l’oggetto che vorremo: con una stampante 3D le nostre idee prendono forma. Così come le vecchie stampanti sovrapponevano inchiostro per riprodurre parole o immagini, oggi le stampanti 3D stratificano filamenti di plastica riciclata creando oggetti reali.

Grazie a questa nuova tecnologia è possibile produrre oggetti come pezzi di ricambio o manufatti che avranno tra i valori aggiunti anche l’ecosostenibilità. Le nuove stampanti 3D infatti, recuperano vari materiali che vengono riutilizzati per produrre oggetti del tutto nuovi. Tra questi, la plastica si è rivelata un prezioso materiale di riciclo con ampie prospettive di utilizzo in questo settore. Partendo da bottiglie riciclate, è possibile stampare vari oggetti, da vasi e bracciali a custodie per il cellulare.

In particolare la stampante EKOCYCLE Cube riesce a sfruttare le bottiglie di CocaCola (partner ufficiale del progetto), riciclandole per il 25%, in un filamento di materiale plastico che sovrapponendosi in strati va a comporre il progetto. Questo filamento, flessibile ma allo stesso tempo resistente, diventa la materia prima di cui sono fatti i prodotti delle stampanti 3D.

Partendo da un’immagine digitale – che è anche possibile inviare da app – viene creato un oggetto grazie alla stratificazione del filamento ricavato dal PET. Sovrapponendo gli strati, con una risoluzione di 70 micron, la stampante 3D  è in grado di produrre oggetti grandi fino a 15 cm cubici. Il risultato coniuga l’estetica, la funzionalità e l’ecosostenibilità grazie ai materiali di riciclo usati. Per far ciò sono sufficienti, infatti, tre bottiglie in PET da 500 ml.

Ulteriore vantaggio ecologico prospettato da questa innovazione è che le cartucce con sigillo anti-umidità garantiscono una conservazione nel tempo ed un utilizzo totale del materiale a vantaggio sia della qualità del prodotto stampato che della sua sostenibilità. A questo punto l’unico limite alla creazione (tolta la gamma di colori attualmente ancora ristretta a quelli di base) sembra essere la fantasia.