Sintesi dei requisiti per ottenere
la certificazione

Scopri la sintesi dei requisiti per ottenere la certificazione, per approfondimento consulta il regolamento completo.  

Il marchio PSV si può applicare al materiale riciclato/rigenerato, ai semilavorati e ai prodotti finiti.

Il marchio esiste in diverse varianti, sulla base del materiale impiegato (post-consumo, pre-consumo o un mix di entrambi) o della destinazione d’uso (“PSV Food” per i materiali e i manufatti destinati al contatto con alimenti;” PSV Bag” per gli shopper riutilizzabili). Il certificato rilasciato darà evidenza dei requisiti soddisfatti. Per ottenere la certificazione a marchio PSV l’organizzazione deve impostare ed attuare un sistema organizzativo in grado di garantire il rispetto dei requisiti previsti dal Regolamento di certificazione. In termini sintetici i requisiti sono i seguenti:

  1. Rispetto del limite minimo dei contenuti di materie plastiche riciclate per le diverse varianti del marchio PSV (raccolta differenziata, scarto industriale, mix-eco, PSV Food, PSV Bag) come riportati nel Regolamento di certificazione.
  2. Garanzia di identificazione documentale e rintracciabilità dei diversi materiali da riciclo, dal prodotto finito sino alle materie prime/rifiuto di origine.
  3. Rispetto dei pre-requisiti applicabili per legge (ad esempio norme UNI UNIPLAST 10667 per le materie prime seconde, normativa in tema di materiali a contatto con alimenti, ecc.).

È possibile approfondire la conoscenza dei requisiti per l’ottenimento del marchio PSV:

  • Consultando i Regolamenti nell’apposita sezione del sito
  • Contattando IPPR
  • Contattando gli Organismi partner di IPPR per la certificazione PSV

Requisiti generali: contenuto di plastica riciclata

Per l’ottenimento dei soli marchi “PSV – da raccolta differenziata” (o altri circuiti post-consumo) e “PSV-da scarto industriale”, applicabili a materiali e manufatti, è richiesta una percentuale di materie prime riciclate secondo quanto indicato nella circolare del Min. Ambiente del 4 agosto 2004 (di cui riportiamo in calce un estratto), mentre per il marchio PSV –mix eco è richiesta una quota minima di riciclato pari al 30%.

Requisiti materie prime seconde

Il disciplinare PSV prevede che per le materie prime seconde prodotte o impiegate sia data evidenza della confromità alle prescrizioni previste dalle norme UNI UNIPLAST serie 10667.

Requisiti PSV Food

Il marchio “PSV – Food” si applica, fermi restando i requisiti generali, a:

  1. materie plastiche post consumo e manufatti realizzati con tali materie secondo quanto previsto dal DM 21 marzo 1973 e successivi aggiornamenti o soggette ad autorizzazione secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) N. 282/2008;
  2. manufatti fabbricati utilizzando ritagli di plastica e/o scarti della produzione conformi al Regolamento (UE) N. 10/2011 della Commissione del 14/01/2011 riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire in contatto con i prodotti alimentari;
  3. manufatti in cui la plastica riciclata post consumo è utilizzata dietro una barriera funzionale in plastica, conformemente al Regolamento (UE) N. 10/2011.

Requisiti PSV BAG

È possibile richiedere il rilascio del marchio PSV – BAG per le seguenti tipologie di sacchetti:

  • sacchetti con maniglia esterna alla dimensione utile destinati all’uso alimentare, aventi spessore superiore a 200 micron e realizzati con almeno il 35% di plastica riciclata;
  • sacchetti con maniglia esterna alla dimensione utile destinati ad altri usi, aventi spessore superiore a 100 micron e realizzati con almeno il 15% di plastica riciclata;
  • sacchetti con maniglia interna alla dimensione utile destinati all’uso alimentare, aventi spessore superiore a 100 micron e realizzati con almeno il 35% di plastica riciclata;
  • sacchetti con maniglia interna alla dimensione utile destinati ad altri usi, aventi spessore superiore a 60 micron e realizzati con almeno il 15% di plastica riciclata.

Limiti di peso imposti dalla tecnologia (estratto dalla Circolare 4 agosto 2004 in attuazione del DM 203/2003)

NB Il rispetto dei seguenti limiti si applica solo per PSV da raccolta differenziata e PSV da scarto industriale

La tecnologia impiegata per la produzione del materiale riciclato in questo settore impone in linea generale limiti in peso di rifiuti plastici molto variegati in funzione sia delle caratteristiche del materiale di partenza che delle prestazioni legate all’utilizzo dei materiali stessi; tali limiti non possono mai arrivare fino al 100%.
Il motivo risiede nel fatto che i manufatti plastici necessitano di pigmentazione. Il pigmento è aggiunto sotto forma di masterbatch, in percentuali del 0.5 – 2%, tale da rendere impossibile il raggiungimento del limite del 100%.

A titolo esemplificativo e non esaustivo si considera la riciclabilità dei seguenti materiali:

LDPE95%
HDP95%
PP95%
PET95%
Polistirolo espanso100%
Miscela eterogenea di polimeri95%

L’entità effettiva di rifiuti plastici impiegati dovrà essere dichiarata nel documento descrittivo del processo di produzione a corredo della domanda di certificazione.
Nella produzione dei manufatti vi sono i limiti imposti dalla tecnologia utilizzata; a titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano i limiti minimi di materiale riciclato contenuto nel manufatto per alcune delle principali tecnologie.

I seguenti parametri potranno essere modificati in funzioni dell’evoluzione delle tecnologie e delle conoscenze del settore disponibili.

Tecnologie – limiti percentuali in peso

Stampaggio rotazionale30%
Soffiaggio50%
Stampaggio a iniezione70%
Estrusione in continuo60%
Estrusione discontinua profili95%
Termoformatura50%

A titolo esemplificativo:

  • un prodotto realizzato in HDPE con la tecnologia del SOFFIAGGIO deve essere prodotto impiegando almeno il 50% di granuli di HDPE riciclato, a loro volta contenenti non meno del 95% di plastiche da post-consumo (nel complesso almeno il 47,5%, ndr);
  • un prodotto realizzato in PET con la tecnologia dello STAMPAGGIO AD INIEZIONE deve essere prodotto impiegando almeno il 70% di granuli o scaglie di PET riciclato, a loro volta contenenti non meno del 95% di plastiche da post-consumo (nel complesso almeno il 66,5%, ndr).