Evento Plastica Seconda Vita: cos’è e cosa fa Punto 3 srl

Il 10 giugno presso lo Starhotel Ritz di Milano si parlerà della certificazione Plastica Seconda Vita. L’evento, organizzato da IPPR e SGS, raccoglierà i preziosi interventi di tre realtà operative nell’economia circolare e impegnate per la sostenibilità ambientale.

 

Punto 3 Srl è una di queste e ce la racconta Paolo Fabbri, uno dei fondatori della società.

 

Cos’è Punto3 S.r.l.

Punto 3 è la società di consulenza di Ferrara nata nel 2003 che realizza progetti per lo sviluppo sostenibile, specializzata in acquisti verdi, analisi di sostenibilità, stakeholder dialogue, ecoristorazione, turismo sostenibile, comunicazione ambientale. Lavoriamo con Enti Pubblici, aziende, associazioni e territori, alle Camere di Commercio e alle Associazioni di Categoria. Progettiamo e realizziamo percorsi mirati per concretizzare le idee e le strategie di sviluppo sostenibile.

 

Come valutate il progetto Plastica Seconda Vita?

Il marchio Plastica Seconda Vita nasce oltre 10 anni fa con l’obiettivo di colmare una grossa lacuna: l’assenza di una certificazione della filiera della plastica riciclata. Nel corso degli anni il marchio è stato riconosciuto dai criteri di GPP, approvati dal Ministero dell’Ambiante, come uno degli strumenti di verifica della percentuale di plastica riciclata dei prodotti che una Pubblica Amministrazione deve acquistare. Per queste ragioni il mio giudizio nei confronti di PSV non può che essere positivo.

 

Qual è secondo voi la criticità più forte oggi nella sfida alla sostenibilità?

In Italia permangono limiti allo sviluppo dell’eco-innovazione derivanti da politiche contraddittorie a diversi livelli; carenze culturali (legate alle opportunità offerte dalla green economy), finanziarie (assenza di semplificazioni e sgravi fiscali), formative (scarso aggiornamento delle competenze già esistenti), di supporto alle imprese (trasferimento tecnologico) e dai tempi della giustizia  e della produzione normativa . In Italia solo lo scorso 2 Febbraio è entrata in vigore la Legge n. 221 del 28 dicembre 2015, con la quale si cerca di dare un primo ma comunque importante stimolo all’eco-innovazione di prodotto e di processo.

 

Cosa fate per affrontare questa criticità?

A nostro avviso la sensibilizzazione e la formazione sono gli strumenti più efficaci per supportare gli imprenditori e gli Enti Pubblici verso un cambiamento che riguarda la progettazione dei prodotti, i modelli di impresa e i modelli di consumo.