CIRCOLARE
SHOPPER, AUDIZIONE DEL MINISTRO ORLANDO ALLA CAMERA

In attesa di una pronuncia da parte della Commissione Europea in relazione all’inchiesta scaduta il 13 settembre scorso, riceviamo notizia del proseguimento, nella giornata del 24 settembre, dell’audizione dei Ministri dell’Ambiente e delle Politiche Comunitarie, Orlando e Moavero Milanesi -sulle procedure di infrazione in campo ambientale –  presso le Commissioni Ambiente e Politiche UE riunite della Camera.

Il resoconto dell’Audizione non è ancora pubblicato, ma dalla bozza del documento possiamo trarre i contenuti delle dichiarazioni rese tra la prima e la seconda parte dell’Audizione ( tenute rispettivamente l’11 e il 24 settembre).

Nella bozza, al momento disponibile, è riportato l’ intervento del Ministro Orlando sugli shopper: il Ministro, riconoscendo che la normativa comunitaria contrasta con quella italiana, ha spiegato che la vicenda merita una battaglia politica per modificare la normativa comunitaria in virtù dell’interesse ambientale legato alla messa al bando dei sacchi in plastica, ritenuto prevalente rispetto alla libera circolazione delle merci. 

 

Le dichiarazioni del Ministro Orlando :

 

….”Ci sono, infine, delle procedure sulle quali una riflessione va aperta. Naturalmente bisogna sempre adeguarsi alla normativa europea, ma io ritengo che in alcuni casi si debba avviare un’iniziativa politica per contestarne alcuni punti. Mi riferisco alla vicenda delle buste di plastica (shopper), rispetto alla quale il principio della difesa della libera circolazione delle merci e dei princìpi sul mercato contenuti nel trattato, a mio avviso, confliggono con un obiettivo importante che ci siamo dati: il superamento dell’inquinamento da microplastiche che caratterizza i nostri mari e i mari europei e, contemporaneamente, credo confligga con lo sviluppo di un tipo di produzione innovativa e all’avanguardia anche a livello europeo.

 
   Di certo seguiamo disciplinatamente le indicazioni in ordine alla procedura d’infrazione aperta dalla Commissione per violazione della normativa europea, ma credo che contemporaneamente dobbiamo svolgere un’iniziativa per mettere in discussione i presupposti di quella normativa.    

Detto questo, credo che sia molto importante riferirsi ad alcuni punti fondamentali nell’attuazione della normativa europea che dobbiamo mettere in campo, sia per adeguarci per quanto ancora non è stato fatto – mi riferisco alla seconda legge europea – sia per quanto riguarda la questione di attuazione della normativa che è già stata realizzata.    

 

            Mi riferisco anzitutto alla piena applicazione del principio «chi inquina paga», che non deve trovare elementi di attenuazione nella normativa di attuazione o nelle scelte amministrative che ne sono la conseguenza. Ritengo, da questo punto di vista, che debba esserci il più scrupoloso e forte attivismo da parte del Ministero dell’ambiente per far sì che, da un lato, nella propria produzione normativa di attuazione questo principio sia pienamente rispettato, e dall’altro lato le autorità amministrative che sono chiamate ad applicarlo lo rispettino nel modo più ferreo.”

L’audizione ufficiale sarà pubblicata nei prossimi giorni sul nostro portale.