LA COMMISSIONE EUROPEA SUI RIFIUTI DI PLASTICA – I PRIMI RISULTATI DELL’INTERVENTO DI UNIONPLAST IN DIFESA DEGLI ARTICOLI MONOUSO

Primi risultati per Unionplast che nei giorni scorsi ha trasmesso al relatore della proposta di relazione, On. Vittorio Prodi, e ai membri della Commissione Ambiente del Parlamento europeo una lettera a difesa dell’industria del riciclo mirata ad evitare l’adozione di  misure restrittive per gli articolo monouso alla quale sono state allegate le evidenze dei risultati di una ricerca promossa da Eupc sugli effetti delle plastiche biodegradabili sul flusso del riciclo e i risultati di uno studio promosso da Pro.Mo, il Gruppo Produttori Stoviglie di Plastica Monouso di Unionplast, sull’impatto ambientale comparato di diverse tipologie di stoviglie.

Tra i primi risultati positivi emersi nell’ultima riunione della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo tenutasi il 27 novembre segnaliamo:

  • la revisione della proposta contenuta nella prima bozza della relazione che prevedeva la messa al bando di tutti gli articoli monouso in materia platica non biodegradabili e non compostabili a partire dal 2020.  Tale proposta, contenuta nel paragrafo 5 della prima relazione, è stata abrogata. Nel testo concordato in sede di riunione la messa al bando di tutti gli articoli monouso non biodegradabili e non compostabili entro il 2020 è stata sostituita con la proposta di limitare le messa in commercio o misure più restrittive ai  soli sacchetti monouso non riciclabili, non biodegradabili e non compostabili.  La riciclabilità si affianca  alla biodegradazione e compostabilità e viene proposta come condizione per evitare la messa in atto di restrizioni per quanto riguarda la produzione e la commercializzazione dei sacchetti.
  • La necessità di promuovere e rafforzare i sistemi di raccolta e selezione dei rifiuti plastici;
  • La necessita di promuove una progettazione degli articoli in materia plastica mirata al loro recupero e riciclabilità.
  • La stesura di norme che consentano di qualificare i rifiuti in materia plastica destinati operazioni di recupero.

Nella proposta di relazione attenzione sono inoltre riportate misure restrittive per quelle materie plastiche contenenti sostanze pericolose che possono avere un effetto negativo sull’ambiente, sulle persone e rendere difficoltoso il loro riciclo così come sulle micro-plastiche e sulle plastiche oxo-biodegradabili

La relazione nella versione ultima passa ora alla votazione plenaria in sede parlamentare. IPPR  proseguirà nella sua attività di monitoraggio dell’iter legislativo e di intervento a sostegno e tutela dell’industria della trasformazione e del riciclo delle materie plastiche.