SHOPPER: LA COMMISSIONE EUROPEA AL LAVORO SU MODIFICHE DELLA DIRETTIVA IMBALLAGGI 94/62/CE

Potrebbe essere presentata oggi, dalla Commissione Europea, un progetto di modifica della direttiva rifiuti da imballaggio 94/62/CE. L’obiettivo generale del progetto è di limitare gli impatti negativi sull’ambiente, in particolare in termini di littering, per incoraggiare la prevenzione dei rifiuti e l’utilizzo più efficiente delle risorse , limitando gli impatti socio -economici negativi.

Più in particolare, la proposta mira a ridurre il consumo di sacchetti di plastica con uno spessore inferiore a 50 micron nell’Unione europea.

Commentando la possibilità di stabilire un obiettivo di riduzione a livello europeo, comune, il Consiglio ha chiesto di valutare in che misura il problema del littering da sacchetti di plastica potrebbe essere affrontato da un’azione a livello degli Stati membri. Una ulteriore considerazione delle diverse posizioni politiche disponibili ha portato alla conclusione che sarebbe stato difficile progettare e realizzare un obiettivo di riduzione a livello UE da applicare tout court  a tutti gli Stati membri. Costituisce un ostacolo in tal senso il fatto che, mentre alcuni Stati membri hanno già adottato misure per ridurre il consumo di sacchetti di plastica, in altri Stati membri nessuna azione è stata ad oggi intrapresa.

Come risultato, nel 2010, i consumi stimati di sacchetti in plastica leggera nell’UE, variava tra 4 sacchi per abitante in due paesi (DK e FI) e oltre 400 nelle peggiori prestazioni degli Stati membri. 

 

Invece di stabilire un obiettivo comune a livello comunitario, si ritiene preferibile, pertanto, introdurre nella direttiva 94/62/CE l’obbligo per gli Stati membri di ridurre il consumo di sacchetti di plastica leggeri, pur consentendo loro di fissare i propri obiettivi nazionali di riduzione e di scegliere le misure per conseguire tali obiettivi. In una fase successiva si può comunque ipotizzare la creazione di un obiettivo di riduzione a livello UE.

 

Entrando più nel dettaglio, le modifiche alla  direttiva 94/62/CE riguarderebbero:

 

L’articolo 3, mediante l’inserimento di un nuovo punto 2 bis: ” sacchetti leggeri di plastica “, le borse in materiali plastici con parete di spessore inferiore a 50 micron e che sono forniti ai consumatori presso il punto vendita di beni o prodotti .

L’articolo 4, mediante l’inserimento di un nuovo paragrafo afferente alle misure per la riduzione adottabili dagli stati membri (obiettivi nazionali di riduzione, strumenti economici, restrizioni alla commercializzazione in deroga all’articolo 18 della presente direttiva).

 

Sarà compito degli Stati membri  applicare disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva modificata entro dodici mesi dopo l’entrata in vigore della stessa. Gli Stati membri dovranno inoltre adottare misure volte a conseguire una riduzione del consumo di sacchetti in plastica leggera sul loro territorio entro due anni dall’entrata in vigore della direttiva emendata.

 

Mancherebbe davvero poco, dunque, alla pubblicazione della proposta che sembra orientata a derogare all’art. 18 della Direttiva Imballaggi ed ai principi comunitari sulla libera circolazione delle merci, lasciando carta bianca ai paesi membri. Siamo fortemente perplessi sui risvolti della proposta poiché provocherebbe una complicazione del quadro degli obiettivi, ma soprattutto definirebbe un pericoloso precedente con conseguenze oggi non immaginabili.

Seguiremo i lavori di Bruxelles e vi terremo aggiornati sulla relativa evoluzione.