L’approssimarsi delle prossime scadenze fa sì che sia particolarmente importante fare chiarezza sul tema. La Sunset data per alcuni ftalati (BBP, DBP, DIBP, DEHP) è fissata, infatti, al 15 febbraio 2015. Ciò significa che, da quel momento in avanti, solo i produttori (e ricordiamo che i riciclatori sono considerati produttori) che abbiano chiesto e ottenuto una specifica autorizzazione potranno continuare la propria attività; anche gli utilizzatori saranno vincolati dall’autorizzazione, in quanto potranno utilizzare i suddetti ftalati solamente per gli usi autorizzati, acquistandoli unicamente da fornitori cui sia stata concessa l’autorizzazione e osservando le condizioni d’uso prescritte. Inoltre dovranno notificare all’ECHA l’utilizzo di sostanze autorizzate.

Le autorità italiane si sono dimostrate particolarmente sensibili alle istanze dell’industria del riciclo, tanto che lo scorso aprile hanno convocato un tavolo di lavoro ristretto, cui abbiamo partecipato, al fine di giungere ad una proposta da sottoporre all’attenzione delle corrispondenti direzioni della Commissione europea per essere discusso nell’ambito dei gruppi di lavoro inerenti ai temi del REACH e competitività.

Il position paper su sostanze e materiali riciclati nell’ambito del REACH e del processo autorizzativo, predisposto congiuntamente da Ministero della salute, Ministero dello sviluppo economico e Ministero dell’ambiente, è riportato in allegato nella versione in lingua italiana e in inglese.

In sintesi, il documento mette in evidenza l’importanza del settore del riciclo in Italia, le criticità legate all’eventuale richiesta di autorizzazione per i recuperatori e riporta una proposta di esenzione temporanea dall’autorizzazione per i recuperatori, in considerazione della durata del ciclo di vita del prodotto da recuperare.

Sarà cura dello scrivente Istituto aggiornare i Soci circa i prossimi sviluppi.

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